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"Turismo del fare? Uno step necessario"

La prima giornata degli "Stati Generali del Turismo Attivo" in corso a Manfredonia ha messo in luce le esperienze del territorio del Gargano ma anche quelle di molte altre regioni

Fabrizio Lodi

"Turismo del fare? Uno step necessario"
SCAMBIO DI OPPORTUNITA' PER UN TURISMO MODERNO

MANFREDONIA - E' stata una giornata densa di interventi, di idee, di proposte, di critiche, di linee indicate per il futuro quella che ha aperto la edizione de "Gli Stati Generali del Turismo Attivo" ovvero "Come trasformare le risorse in prodotto turistico: Emilia Romagna, Piemonte, Puglia, Toscana e Trentino Alto Adige a confronto".

Un incontro organizzato dal GAL (Gruppo di Azione Locale) DaunOfantino a Manfredonia (provincia di Foggia), che si svolge in questi giorni presso l'auditorium del RegioHotel Manfredi.

Un meeting pensato per offrire alle imprese del territorio, operanti nel settore turistico, un'occasione di incontro e scambio di opportunità, per favorire lo sviluppo di una rete in cui siano protagonisti gli imprenditori di questo nevralgico ambito.

Un incontro che nasce dopo che i rappresentanti del GAL hanno toccato con mano, con dei "visit tours", le proposte di altre regioni italiane, cercando di capire le nuove declinazioni del turismo. Fra cui, appunto, quello attivo.

Il GAL DaunOfantino è una società a responsabilità limitata che ha il compito di assicurare l'informazione alle popolazioni sui benefici del Programma Leader, di gestire le misure di sostegno e sviluppo e di monitorare i risultati raggiunti. Il suo territorio di pertinenza è di circa 600 kmq e comprende i comuni di Manfredonia, Zapponeta, Margherita di Savoia, Trinitapoli, San Ferdinando di Puglia.

 

Ecco, in sintesi, alcuni dei contenuti degli interventi che si sono succeduti.

Ad "aprire le danze" è stato il presidente del GAL organizzatore, Michele D'Errico, che ha parlato di: "Un bilancio positivo del lavoro svolto dalla società, che ha saputo riportare il tema del turismo al centro dell'attenzione politica in un territorio per anni dominato solo da logiche industriali. Fra le cose fatte, l'apertura di Info Point nei cinque comuni che rientrano nel GAL DaunOfantino, e, a breve, la messa a disposizione per gli utenti Android di una app multilingue che permetterà ai turisti di scoprire questo territorio in completa autonomia indicando luoghi di interesse, servizi, percorsi in maniera attiva, in rapporto per esempio alle diverse tipologie di utenza (gli anziani hanno esigenze diverse dai giovani...).”

Il presidente dell'Agenzia del Turismo di Manfredonia, Michele De Meo, ha indicato alcune delle caratteristiche peculiari del nuovo modo di fare turismo: "Abbiamo riscoperto da poco in questo territorio l'importanza del turismo ma dobbiamo capire bene che non esiste più solo il turismo del mare-ombrellone-lettino: bisogna “allungare” la stagione, puntando appunto su un turismo attivo in cui venire incontro non solo ad un turista ma a un viaggiatore tout-court che si informa, sceglie e prenota su internet”.

"Quindi bisogna: uscire dalla logica della prenotazione delle 7 notti ma pensare a viaggi tematici brevi; creare una dimensione personalizzata dell'offerta e non più standardizzata; offrire opportunità "del fare" nel Gargano e sfruttare per questo la bassa stagione; mettere a sistema le singole esperienze e capacità".

SCAMBIO DI OPPORTUNITA' PER UN TURISMO MODERNO
TRENTINO, ROMAGNA, TORINO: PAROLA AI PROTAGONISTI

Il dottor Robert Seppi, esperto di pianificazione urbanistica e con una grande esperienza nel territorio del Trentino, ha fatto notare che: "I numeri sono importanti ma al tempo stesso non contano nulla. Per capire lo stato del turismo in un territorio bisogna capire quanto questa tematica sia entrata o meno nella politica locale e se l'offerta turistica sia davvero espressione di quella determinata area. Per invogliare, soddisfare e fidelizzare il turista bisogna dare spazio alle emozioni e all'atmosfera che il territorio riesce a trasmettere a chi lo vive. Bisogna riuscire a creare un'alchimia che racconti la regione visitata, gli stessi cittadini devono in qualche modo diventare loro stessi operatori turistici, accogliendo al meglio il viaggiatore".

Sempre il Trentino protagonista con la dott.ssa Virna Pierobon, esperta di comunicazione e marketing per Trentino/Val di Fassa: "Il Trentino ha eletto il turismo attivo come segmento di grande importanza anche per le caratteristiche del suo territorio. Noi pensiamo sempre di più a un turismo di tipo motivazionale che possa far scoprire i tanti elementi del nostro territorio, il quale deve essere sempre vissuto come un luogo ‘vivo’".

Andrea Mazzi, responsabile Ufficio Stampa "Fondazione Carnevale di Viareggio" ha lanciato la proposta di creare un'associazione dei carnevali di tutta Italia, perché si tratta di manifestazioni di grande impatto economico e mediatico. Ha poi sottolineato come a Viareggio si punti a far diventare attivi anche gli spettatori, visto che i carri passano in mezzo alla gente, e si sta pensando di dare l'opportunità a chi vuole di salire mascherato sui carri stessi.

Il dottor Mauro Conficoni, Destination Manager di "Coop Atlantide" e Amministratore Delegato del GAL "Delta 2000 Romagna" ha raccontato l'esperienza della creazione di parchi tematici in tutta Italia e ha sottolineato che: "Avere posti belli non significa nulla, uno dei posti più belli del mondo, vale a dire la Sardegna, ha una presenza turistica di gran lunga inferiore a quella della costa romagnola dove il mare non è certo magnifico. A fare la differenza sono i servizi, l'importanza del comunicare bene e di mettersi in rete".

La grande trasformazione di Torino da cupa città della grande industria automobilistica a capoluogo di grande fascino grazie alle Olimpiadi Invernali (un esempio che il Gargano vuole appunto seguire) è stato uno dei temi toccati dalla dott.ssa Susanna Gardiol, rappresentante di "Turismo Torino": "Anche noi puntiamo sul turismo esperenziale, cercando di far conoscere tutte le diverse proposte del nostro territorio. Fare sistema è la giusta strada ma è anche estremamente complicato vista, fra l'altro, la scomparsa delle varie comunità montane. Ma è una strada da percorrere necessariamente per accedere ai fondi europei e regionali. Ora stiamo cercando di sviluppare un progetto legato al cicloturismo che unisce Italia e Francia e di sviluppare il turismo delle fortificazioni che caratterizzano la nostra area e di attenuare il turismo "mordi e fuggi" di questi monumenti".

TRENTINO, ROMAGNA, TORINO: PAROLA AI PROTAGONISTI
FARE RETE PER VALORIZZARE IL TERRITORIO

Il direttore del GAL DaunOfantino, Paolo Valente, ha sottolineato come il lavoro decennale di questa società sia quello, non facile, di creare: "Un’identità in un territorio in cui convivono zone a vocazione turistica accanto a quelle a vocazione rurale. Dobbiamo poi potenziare le strutture ricettive e mettere in rete le risorse"

La dott.ssa Emma Taveri, Destination Maker, Serendipity Seeker, Dreams Developer, ha parlato del suo progetto "Brindisi is my destination": "Dopo un’importante esperienza all'estero, ho deciso di tornare nella mia città, Brindisi, per cercare di farla diventare un centro turistico attrattivo. Una sfida estremamente difficile per una città che fino a 15 anni fa viveva di un polo industriale e di contrabbando. Dobbiamo dare al territorio e non solo pretendere, dobbiamo impegnarci a fondo per trasformare la realtà. Ci stiamo provando con un progetto, partito con pochissimi fondi, che cerca di promuovere l'immagine turistica di questo capoluogo, di aiutare altre start-up ad emergere, di formare grazie ad esperti internazionali una nuova classe di imprenditori sul territorio”.

L'esperto di Revenue Management Alberghiero, dottor Franco Laico, ha messo a fuoco le carenze più di mentalità che strutturali del nostro sistema alberghiero, ancorato a un vecchio modo di proporre ospitalità che non ha ancora capito l'importanza della comunicazione 2.0, senza la quale si rischia di rimanere tagliati fuori da un settore estremamente dinamico e concorrenziale.

In chiusura gli interventi del dottor Gino Fosco e del presidente della Confindustria di Foggia, Gianni Rotice, hanno evidenziato le lacune del Gargano dal punto di vista dei servizi (non esistono collegamenti pubblici per esempio con la Foresta Umbra e il litorale!), di come sia necessario far conoscere tutto il territorio e non vivere solo sulle perfomances di Vieste (anno record questo per la cittadina pugliese) e le lungaggini burocratiche che fanno perdere occasioni turistiche, con ricadute economiche importanti per la regione.

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FARE RETE PER VALORIZZARE IL TERRITORIO
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