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Camminare con lentezza...in Rete!

Dalla Francigena al Sentiero dei Briganti, da San Francesco a Dante. Nasce l'Atlante digitale dei cammini, per visitare l’Italia senza fretta: il meglio di 41 percorsi in un click

Redazione

Camminare con lentezza...in Rete!
VALORIZZARE I PERCORSI DEL BELPAESE

Chi ama camminare e in un viaggio cerca qualcosa di più di una semplice gita di piacere, ora ha a disposizione uno strumento davvero importante, l’Atlante dei Cammini.

È infatti online il portale camminiditalia.it, un atlante digitale che propone 41 percorsi di mobilità slow: una vera e propria rete di vie verdi che richiamano insieme natura, storia e spiritualità. Si va dai cammini più conosciuti, come la Via Francigena o la Via Appia, ai percorsi dedicati alla storia, come il Cammino della Prima Guerra Mondiale, il Cammino degli Dei, il Sentiero dei briganti sull'Aspromonte o il percorso che ripercorre le tappe dell'esilio di Dante Alighieri lungo le quali fu scritta la Divina Commedia, fino alle strade percorse dai Santi Francesco e Benedetto.

Il progetto, voluto dal Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, coinvolgendo Regioni, enti locali e l'Anci (Associazione Italiana Comuni Italiani), intende incentivare il turismo lento e valorizzare più di 6.600 chilometri del Belpaese che sono spesso ai margini dei classici itinerari di visita.

Il sito offre indicazioni, immagini e informazioni utili che puntano a dare lustro alla rete di sentieri, percorsi, tratturi, strade asfaltate che costituiscono il sistema venoso del nostro Paese. Nel portale si trovano mappe con informazioni su distanza, segnaletica e snodi di tutti i percorsi.

Il progetto nasce nel 2016, l’anno che il Ministero dei Beni culturali ha dedicato ai Cammini. L’idea del portale di valorizzare itinerari naturalistici, culturali, religiosi e storici viene sviluppata da un comitato composto dal ministero, le regioni, le province autonome e l’Anci. Vengono messi a punto 11 criteri che ogni Cammino deve soddisfare per essere inserito nell’Atlante digitale. Dagli enti locali sono arrivate 113 proposte, ma solo 41 hanno per ora superato il vaglio.

VALORIZZARE I PERCORSI DEL BELPAESE
NESSUNA FRETTA

La parola d’ordine è: turismo lento e sostenibile. I Cammini, infatti, si inseriscono nel più generale progetto, delineato dal Piano strategico 2017-2022, di un’Italia visitabile a piedi, a cavallo, in bicicletta, lungo le ferrovie storiche o su quelle dismesse (in treno o in ferrociclo).

Una rete capillare e spesso interconnesa, fatta non solo di itinerari, ma anche di punti di ristoro, pernottamento e assistenza per camminatori e ciclisti (da qui l’iniziativa di recupero delle case cantoniere e dei beni demaniali inutilizzati) e di spazi dedicati all’artigianato, all’enogastronomia e alla più generale conoscenza dei territori che si attraversano.

Il ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini ha anche annunciato il catasto dei sentieri, in via di realizzazione con il Club Alpino Italiano (CAI) e ha ribadito che l’Atlante dei Cammini è solo agli inizi. Il 2019 infatti sarà l’anno del turismo sostenibile e la geografia dell’andare senza fretta è ancora molto vasta.

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