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Il sentiero Tracciolino

Una piccola ‘opera d’arte’ tra le pendici a nord del lago di Como. Un percorso alla portata di tutti, trekkers e bikers, che attraversa panorami suggestivi in completa sicurezza

Marco Trabucchi

Il sentiero Tracciolino
PANORAMI INCANTEVOLI

Sono tante le camminate suggestive in giro per l'Italia, ma ce n'è una che ha poche rivali in quanto a bellezza, paesaggio e arditi crepacci da attraversare a piedi o in bici. E' il sentiero Tracciolino, unico nel suo genere in Italia, situato in Valchiavenna, appena sopra il lago di Como.

Recentemente messo in sicurezza, è uno di quei sentieri in grado di richiamare trekker e biker da ogni parte d'Europa. Il perché è presto detto: è un memorabile circuito di trekking e mountain bike, che tocca scenari di una bellezza selvaggia ed aspra, regalando immagini e suggestioni uniche.

 

IL SENTIERO

Prima di essere un’attrazione è stata una mirabile opera di ingegneria umana, costruita negli anni Trenta del secolo scorso come collegamento fra due dighe, una in Val Codera (poco più che un muro di cemento) e una in Val dei Ratti (più grande), con 22 gallerie da attraversare e un sentiero molto esposto (oggi tutto in sicurezza) che corre ad un altezza costante di 920 metri. All’epoca, lungo il tracciato, erano in funzione dei binari su cui viaggiavano dei piccoli vagoncini che portavano uomini e materiali.

Il sentiero parte dalla diga di Moledana, in Val dei Ratti, sotto Frasnedo, e per ben 12 km percorre la costa della montagna seguendone l’orografia, a volte attraversandone dei costoni con gallerie scavate a mano, per arrivare in alta Val Codera

Il percorso è pianeggiante, alla portata di tutti, e dà il meglio di sé, paesaggisticamente parlando, nell’ultimo tratto, dove il sentiero è scavato nella roccia e presenta numerose gallerie.

Nei primi km è ancora attiva una rotaia che arriva fino alla stazione a monte della funivia che sale dalla Centrale di Novate Mezzola, dedita al solo trasporto materiali. E con po' di fortuna si può incontrare il guardiano che fa la spola dalla casa dei guardiani alla diga di Moledana. Il resto poi non ha più i binari, ma resta un bel sentiero largo poco più di un metro, provvisto di parapetto a protezione nei punti più esposti.

PANORAMI INCANTEVOLI
GLI ITINERARI

Il giro può essere strutturato con diverse modalità a seconda del grado di fatica che si intende scegliere. Due gli itinerari principali:

Il primo, per trekker, è un impegnativo percorso ad un anello che parte da Novate Mezzola e arriva a Verceia. Si parcheggia in prossimità della spiaggia sul Lago di Mezzola, subito al di là del ponte sul torrente Codera. A piedi si percorre la strada che, salendo a lato del letto del fiume, porta all'imbocco del sentiero per San Giorgio. Dal piccolo paese al Tracciolino è un tiro di schiocco. Percorsi i 10 km di sentiero, la discesa a Verceia consta in una piacevole passeggiata nel bosco. Da Verceia si può far ritorno alla macchina percorrendo la bella ciclabile sulle rive del Lago di Mezzola.

Il secondo, anche per biker, è molto meno faticoso e prevede una percorrenza andata-ritorno su medesima traccia. In auto da Verceia si percorrono circa 8 km di tornanti asfaltati, fino ad uno spiazzo, a circa un centinaio di metri al di sotto della partenza del Tracciolino a quota 900 metri. Da lì, si raggiunge lo splendido paesino di Codera e si ritorna indietro.

I più allenati possono scegliere di lasciare la macchina a Verceia e salire il tratto asfaltato fino al Tracciolino, da percorrere poi tutto fino a Codera.

Dal paese si può anche scegliere l'opzione discesa fino a Novate Mezzola.

GLI ITINERARI
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