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Trekking alle Torres del Paine

Tre giorni immersi nel panorama mozzafiato del Parco nazionale Torres del Paine in Cile. Tra laghi, ghiacciai accecanti e monoliti di granito. Sotto un cielo blu cobalto

Michele Suraci

Trekking alle Torres del Paine
LA NATURA SELVAGGIA DEL CILE MERIDIONALE

Questa esperienza di tre giorni nel Parco nazionale Torres del Paine, nel Cile meridionale, fa parte di un viaggio itinerante ben più lungo, che definirei quasi “epico” per la quantità di ambienti ed esperienze vissute.

Arriviamo in Cile via terra, dopo un lungo, ma spettacolare, trasferimento da El Calafate, in Argentina.

Il primo giorno di escursioni nel parco è cominciato e iniziamo con dei piccoli e brevi trekking in prossimità dell'imbarco sul lago Pehoé, in particolare il sentiero che porta al Mirador Cuernos. Ottimo per prendere confidenza con l'ambiente circostante.

Arriva anche la prima sera che ci regala un bel tramonto sul massiccio del Paine con le nuvole nere basse e i raggi di sole orizzontali, veramente uno spettacolo.

Siamo pronti ad affrontare il secondo giorno nel Torres del Paine con tante cose in programma, la più bella sicuramente è la navigazione sul Lago Grey. Prendiamo una piccola imbarcazione che, lentamente e contro vento, ci porta verso l’estremità nord del lago da dove iniziamo a vedere il maestoso ed omonimo ghiacciaio.

Il vento si ferma ed il cielo diventa azzurro, improvvisamente è caldo. Il ghiacciaio è spettacolare, riflessi azzurri pazzeschi, nuvole basse e cielo blu cobalto. C'è talmente tanta luce che è capace di accecarti. Un ambiente tanto bello quanto surreale.

Le esperienze vissute fino a qui sono già molte e tutte fantastiche, ma è arrivato il gran giorno del ‘mitico’ trekking al Torres del Paine ed il tempo è ottimo, brezza fresca, cielo terso e sgombro da nuvole.

LA NATURA SELVAGGIA DEL CILE MERIDIONALE
ALL'OMBRA DELLE TORRES DEL PAINE

Si tratta di un trekking veramente speciale. Il primo tratto è una bella salita, non molto ripida ma lunga e costante, che in due ore di cammino porta al Campamento Chileno. In questo punto c’è un bellissimo belvedere panoramico che affaccia sulla enorme e profonda vallata, ammantata di vegetazione rigogliosa e fitta da un lato e da una gigantesca pietraia dall’altro.

Si continua a salire in mezzo al bosco fino all’ultimo punto, il Campamento Torres, ideale per una sosta di raccoglimento delle forze prima dell’ultimo tratto più impegnativo e veramente pendente. Questo campeggio è la base di partenza per gli scalatori, che aspettano anche settimane per avere le condizioni meteo perfette che abbiamo trovato noi in questa giornata.

Camminiamo da circa tre ore e iniziamo l’ascesa al Mirador Torres.

Finalmente arriviamo in vetta! Il panorama che ci si pone di fronte è commovente: il cielo terso ed azzurro, tendente al blu cobalto, fa da sfondo al maestoso complesso del Paine.

Siamo di fronte ad un gruppo di tre enormi monoliti di granito, eroso nel tempo dal ghiaccio, dall'acqua e dai venti: la Torre del Sur, la Torre Central (la più alta con i suoi 2.800 m.) e la Torre Norte sembrano quasi caderti addosso, tuffandosi nella laguna sottostante color turchese.

Viene veramente da piangere, la fatica è stata ripagata! E’ la definizione della quiete. Durante l’ascesa abbiamo affrontato anche punti con un bel vento sostenuto, altri con calma piatta e caldo, ma una volta arrivati in vetta nella conca che ospita la laguna, tutto si ferma.

Il vento cessa, la fatica finisce, il cuore si apre! Per gli amanti del trekking, il Torres del Paine in Cile, non può mancare nel proprio bagaglio di esperienze personali.

CREDITS:
Michele Suraci
I Viaggi di Michele:
www.iviaggidimichele.com

ALL'OMBRA DELLE TORRES DEL PAINE
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