• La Grande Guerra

Bici e fucile: la guerra a colpi di pedale

La mostra itinerante "La Bicicletta e la Grande Guerra" a Genova fino al 29 maggio. Storie di campioni e di eroi sulle due ruote accompagnano il Giro d’Italia per celebrare il Centenario

Pamela Pucci

Bici e fucile: la guerra a colpi di pedale
GRANDE GUERRA E GIRO D'ITALIA

Sulle due ruote per scappare dai bombardamenti. Oppure per portare gli ordini ai battaglioni. Anche la bici è entrata nel conflitto del ’15-18, accompagnando le pagine di storia personale e collettiva.

Cento anni dopo, una mostra racconta “La bicicletta e la Grande Guerra”. Da un’idea di Fernanda Pessolano, insieme all’associazione ‘Ti con Zero’ e la Biblioteca della bicicletta Lucos Cozza, l’esposizione porta i visitatori tra le testimonianze dell’epoca bellica: bici da bersagliere, occhiali, maglie e tubolari, libri, curiosità e teatrini di carta per raccontare i luoghi e la vita degli italiani in bicicletta durante la Grande Guerra.

Spiega Fernanda Pessolano: “Attraverso allestimenti giocosi e poetici, la mostra è impostata come un abecedario. Sessanta schede raccontano eroi del ciclismo, corse, oggetti e momenti di vita quotidiana. Per illustrare la dichiarazione di guerra, per esempio, ho creato un’edicola in miniatura dove vengono riprodotti i giornali di tutta Europa”.

 

C’è il ciclismo dei pionieri e ci sono i ciclisti comuni, soldati e civili, in una staffetta tra sport e guerra, speranza e sacrificio. Alcune corse vengono annullate, altre continuano come il Giro di Lombardia e la Milano-Sanremo, il Tour de France e il Giro d’Italia. Poi le storie eroiche, da quella di Enrico Toti (che mutilato di una gamba pedala fino in Finlandia e poi in Africa) a quella di Carlo Oriani, che nel 1913 conquista il Giro d’Italia e nel 1917 partecipa alla ritirata da Caporetto, salvando un commilitone dalle acque del Piave e morendo poi per una polmonite.

La mostra è itinerante e fino al 29 maggio sarà alla Biblioteca Gallino di Genova Sampierdarena (in via Nicolò Daste 8/A), per poi continuare in altre città. Si inserisce nel progetto “Libri in Giro”, seconda edizione della manifestazione nazionale di promozione della lettura e della cultura della bicicletta, che coinvolte le sedi di tappa della corsa rosa.

Quest’anno, dunque, il percorso del Giro d’Italia è costellato non solo dai campioni di oggi ma anche dai nomi dei ciclisti-eroi, che pedalavano in corsa così come in battaglia. I nomi dei 210 bersaglieri caduti in guerra vengono portati in corsa da 21 corridori-postini. E tappa dopo tappa le emozioni delle grandi sfide dei professionisti si mescoleranno al ricordo delle loro imprese.

Il Veneto, regione-memoria della Grande Guerra, accoglierà i “girini” per quattro giorni, da giovedì 21 maggio a domenica 24 maggio, data dell’ingresso dell’Italia in guerra e inizio della celebrazione del centenario.

E’ il giorno della tappa che parte da Marostica e arriva a Madonna di Campiglio dopo 165 chilometri, lì dove 15 anni fa Marco Pantani vinse e subito dopo finì nella polvere, per ematocrito alto. Qui il Giro si fa duro e sarà il test per l’ultima terribile settimana, con la tappa dell’Aprica e la scalata del Mortirolo, Alpe Segletta, Cervinia e il Colle delle Finestre, con il mitico sterrato a far da trampolino per il traguardo del Sestrière, prima della passerella finale tra Torino e Milano.

Grandi emozioni, sul filo del passato e del presente.

 

INFO:

www.facebook.com/pages/La-bicicletta-e-la-Grande-Guerra/1607181819515386
www.comune.genova.it

GRANDE GUERRA E GIRO D'ITALIA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

TAGS

COMMENTI

PER INSERIRE UN COMMENTO DEVI ESSERE REGISTRATO



Non sono stati scritti ancora commenti su Bici e fucile: la guerra a colpi di pedale. Scrivi tu il primo commento su Bici e fucile: la guerra a colpi di pedale

VACANZATTIVA PORTAL