• Cicloturismo

A ruota del Duca

C’è un anello cicloturistico di 440 chilometri che lega Urbino, Senigallia, Pesaro e Gubbio. Uno strepitoso viaggio nel tempo, a caccia di bellezze, nella natura, nell'arte e nella storia

Pamela Pucci

A ruota del Duca
ALLA SCOPERTA DELLE "CITTA' IDEALI" A RITMO LENTO

La bici come una macchina del tempo a pedali per scoprire l’antico Ducato di Urbino e da lì, tra dipinti e meraviglie naturali, esplorare Pesaro, Senigallia sconfinando fino a Gubbio.

E’ la promessa di un bel progetto cicloturistico dal nome evocativo, “Pedalando nella Terra Del Duca”: 440 chilometri di stradine verdi che serpeggiano tra borghi fortificati, eremi, parchi e riserve. Un itinerario già praticabile che presto sarà attrezzato con cartelloni e servizi.

 

E’ la nuova proposta delle “città ideali”, modellate dai duchi di Montefeltro e Della Rovere: le governarono dalla fine del Trecento fino al 1631, ispirandosi ai modelli del Rinascimento e riempiendole di raffinate opere d’arte.

L’itinerario, senza mai superare gli 800 metri di quota, tocca anche attrazioni naturali come il Parco naturale di San Bartolo, la Riserva della gola del Furlo e, in Umbria, il Parco del monte Cucco.

La bicicletta è il mezzo d’eccellenza per catturare i tanti particolari a ritmo slow, dall’arte ai paesaggi fino alle bontà gastronomiche, il tutto unito da una lunga tradizione nell’ospitalità.

Presentato alla Borsa internazionale del turismo di Milano (BIT), il progetto sposa il successo del cicloturismo, un settore in crescita che risponde alle curiosità del viaggiatore più attento e curioso, in linea anche con uno stile di vita che, anche in vacanza, vuole essere “green”, salutare e “impegnato”.

ALLA SCOPERTA DELLE "CITTA' IDEALI" A RITMO LENTO
TRA LE BELLEZZE DI URBINO, PESARO, SENIGALLIA E GUBBIO

Il circuito turistico della “Terra Del Duca”, sostenuto dalle Regioni Marche ed Umbria, ha visto nel 1999 allearsi i Comuni di Senigallia, Pesaro e Urbino, la città che ancora oggi consente il viaggio nella vita di corte e nei capolavori voluti dal duca Federico da Montefeltro. Una sfilza di sale (come lo splendido studiolo del Palazzo Ducale), affreschi, sculture e bellezza che hanno portato a Urbino il riconoscimento Unesco di “Patrimonio dell’Umanità” e la candidatura a Capitale Europea della Cultura per il 2019. Una vertigine rinascimentale che si esprime anche nei vicoli e nelle piazzette che sono il palcoscenico di architetture preziose e di un ricco calendario di eventi.

 

A un tiro c’è Pesaro, plasmata dalle signorie Sforza e Della Rovere, altro scrigno di capolavori e centro di ceramica tra i più importanti d’Italia. Nella pedalata tra palazzi, musei e chiese, una tappa obbligata è alla Casa Rossini. Rimessa a nuovo quest’anno in occasione dell’Expo di Milano, tra spartiti e ritratti, ricorda la nascita del compositore e lo celebra ogni anno con il ‘Rossini Opera Festival’ richiamando artisti di fama internazionale e portando in scena le sue opere.

 

Non solo arte ma anche tante bandiere blu per il mare che bagna Senigallia, famosa anche per i tanti ristoranti premiati per i piatti di pesce, con l’alta cucina di due chef divenuti delle autorità: Moreno Cedroni e Mauro Uliassi.

 

Da Urbino capitale della cultura, Pesaro centro politico e Senigallia motore economico, il viaggio sui pedali chiude il cerchio delle città ideali approdando in Umbria, a Gubbio, dall’entroterra.

E’ la patria di Federico da Montefeltro, amata dai signori anche per la devozione al santo protettore, Ubaldo, a cui è dedicata la Basilica (sul monte Ingino, collegata alla città da una funivia) e la festa patronale del 15 maggio, con il tradizionale corteo dei tre Ceri portati a spalla. La città vive un continuo via vai di turisti e fedeli che seguono le orme di San Francesco, in un contorno di colline dolci e verdissime.

Gubbio è anche l’approdo di chi ama lo shopping d’autore e, in questo caso, perdersi tra le botteghe della Strada della Ceramica, altro itinerario che attraversa la Terra del Duca, legando Urbino e Pesaro all’Umbria.

TRA LE BELLEZZE DI URBINO, PESARO, SENIGALLIA E GUBBIO
NATURA, STORIA, ARTE... E TANTO BUON CIBO

Dall’Appennino al mare Adriatico, la scoperta sui pedali della Terra del Duca è dunque un viaggio da non perdere, nella storia, nell’arte e nella natura, accompagnati dalle vallate dei fiumi Foglia, Metauro, Cesano e Misa, tra le campagne coltivate e le colline pettinate, i parchi e le riserve.

Come spiega il sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi, la proposta è nata proprio “per un segmento in costante crescita come quello del cicloturismo, guardando sia al mercato turistico nazionale sia a quello internazionale".

Anche per gli altri rappresentanti istituzionali, come l’assessore urbinate alla promozione turistica Maria Francesca Crespini, l'assessore pesarese al turismo Enzo Belloni e quello di Gubbio Lorenzo Rughi, l’impegno è “fare sempre di più del circuito interregionale della Terra Del Duca un brand capace di veicolare in Italia e nel mondo le eccellenze artistiche ambientali ed enogastronomiche dell’antico Ducato di Urbino”.

In arrivo dunque altre iniziative (come la mappatura omogenea dell’intero percorso, sia su supporto elettronico sia con i cartelli turistici), affidando la realizzazione del progetto al Consorzio Unika, specializzato nel settore.

Da qui, anche il coinvolgimento degli operatori del territorio per il lancio di pacchetti-vacanze declinati nel cicloturismo e destinati sia ai principianti sia agli agonisti.

Non solo. Il percorso sarà riconosciuto e omologato per essere inserito nella rete nazionale dei percorsi permanenti e sarà disegnato apposta per la scoperta dal sellino.

Questo si va ad affiancare a un itinerario già realizzato, quello culturale e artistico chiamato “Federico Barocci, il pittore della Terra del Duca” ,che unisce le quattro città attraverso le opere dell’artista urbinate, uno dei massimi esponenti del Manierismo italiano, che ha saputo rappresentare meglio di ogni altro la storia ducale.

Ora che la proposta c’è, basta andare sul sito dedicato per cominciare a pianificare il viaggio, da cominciare dove si vuole. Chi volesse completarlo deve sapere che seppure non si vada mai oltre gli 800 metri, il dislivello complessivo è di 8.500 metri.

Chi vuole immergersi nella natura deve considerare che il Parco Naturale San Bartolo, famoso per le falesie a picco sul mare, si attraversa in direzione sud-nord partendo da Pesaro mentre la Riserva della Gola del Furlo si apre qualche chilometro proprio sopra il fiume Candigliano, attraversando la suggestiva galleria fatta costruire nel 76 d.C. dall’imperatore Vespasiano.

Per gli stakanovisti, dunque, è richiesto un allenamento di base, con abitudine alla sella per almeno 4 ore al giorno e buone condizioni fisiche. Si può pedalare l’itinerario con bici da corsa, trekking bike, mountain bike o un’e-bike, con pedalata assistita.

Il periodo consigliato, come sempre, è quello della bella stagione, dalle giornate di primavera fino all’autunno mite.

Dunque, non manca molto. Per il viaggio dell’anno, quello da raccontare agli amici e conservare tra i ricordi più belli, non serve andare lontano.

La casa del Duca è nel cuore d’Italia.

 

INFO:

www.terradelduca.it

http://www.comune.urbino.ps.it/ci/405.aspx

www.comune.gubbio.pg.it

www.turismopesaro.it

http://www.comune.senigallia.an.it

http://eventi.turismo.marche.it/mostre-marche

NATURA, STORIA, ARTE... E TANTO BUON CIBO
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