• Cicloturismo

In bicicletta nel grande Delta

Viaggio lungo i percorsi cicloturistici che attraversano il Parco del Delta del Po: un ambiente naturale unico, tra lagune, pinete e fenicotteri rosa.

Francesco Monti

In bicicletta nel grande Delta
Delta del Po, oasi naturale

È l’altra metà della riviera emiliano-romagnola, quella che non chiude a settembre ma resta aperta tutto l’anno. Quella che non si vive in costume da bagno, ma con le scarpe dell’escursionista, il binocolo del birdwatcher o, ancora meglio, la tenuta del cicloturista.

Tra la provincia di Ravenna e quella di Ferrara si estende la parte emiliano-romagnola del Parco del Delta del Po, ambiente unico con le sue zone umide, lagune, pinete. Un paradiso del birdwatching, con oltre 310 specie di uccelli censite: dagli aironi ai fenicotteri rosa, dalle garzette alle folaghe e ai “cavalieri d’Italia”.

Per entrare su due ruote nel cuore del parco, il percorso ideale è quello che va da Mesola alla foce del Po di Volano: 41 chilometri pianeggianti, in gran parte riservati alle biciclette. Dal cinquecentesco castello Estense di Mesola si prosegue per il Gran Bosco e, attraverso una serie di strade secondarie parallele alla statale Romea, si arriva all’abbazia di Pomposa, un complesso edificato tra il VII e il XII secolo. Poi la tappa a Volano, e la strada panoramica Acciaioli che costeggia la valle Bertuzzi. Avvicinandosi ai lidi ferraresi si costeggia il Lago delle Nazioni, bacino noto agli amanti degli sport acquatici, sulle cui rive si trova anche un allevamento brado di tori e cavalli Delta. Il percorso si conclude a Porto Garibaldi, antico scalo marittimo dove tirare il fiato, godersi il suggestivo porto canale e magari assaggiare qualche tipica portata di pesce dell’Adriatico.

 

Sempre nel ferrarese, da non perdere l’ultimo tratto della ciclabile Destra Po, la più lunga d’Italia con i suoi 125 chilometri, inserita fra i percorsi cicloturistici del progetto Eurovelo (in particolare, è parte del percorso numero 8, Gibilterra-Cipro). Il tracciato segue l'argine del fiume Po in provincia di Ferrara, da Stellata di Bondeno a Gorino Ferrarese. Si pedala attraverso la storia agricola della Pianura Padana (il mulino di Ro), le vestigia estensi (ancora il castello di Mesola), l’unione tra acque dolci e salate (il porto di Goro, uno dei punti da cui ci si può imbarcare per un’escursione in barca nel Delta).


Ci si può spingere anche oltre, attraverso le valli di Comacchio, paradiso delle anguille al confine tra la provincia di Ferrara e quella di Ravenna. O ancora più a sud, verso Cervia e le sue saline. Si può lasciare per qualche ora la bicicletta e proseguire in canoa, o magari a cavallo.

I mosaici di Ravenna sono a due passi, i divertimenti della Riviera anche. Ma la magia del Delta va ascoltata in silenzio.

 

INFO:

www.ferrarabike.com

www.parcodeltapo.it

www.ferraraterraeacqua.it

Delta del Po, oasi naturale
© RIPRODUZIONE RISERVATA

TAGS

COMMENTI

PER INSERIRE UN COMMENTO DEVI ESSERE REGISTRATO



Non sono stati scritti ancora commenti su In bicicletta nel grande Delta . Scrivi tu il primo commento su In bicicletta nel grande Delta

VACANZATTIVA PORTAL