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L'Occhiolino di Roma sbarca in Francia

Dalla Capitale alla scoperta della Valle della Loira. In bicicletta, immersi nella natura, nella storia e nelle bellezze dell’arte rinascimentale francese

Veronica Piraccini

L'Occhiolino di Roma sbarca in Francia
PEDALANDO LUNGO LA VALLE DELLA LOIRA

Eccomi da Roma proiettata in una delle più belle e suggestive regioni di Francia a realizzare un sogno: in sella ad una bici a pedalata assistita, con il vento nei capelli, vado alla scoperta della Valle della Loira a percorrere una natura molto suggestiva, e a scegliere tra circa 900 km d’itinerari sicuri e perfettamente segnalati.

Sono immersa in un paesaggio favoloso, un itinerario naturale da non perdere, tra castelli prestigiosi, edifici religiosi, splendidi giardini e anche un curioso passato industriale molto ricco, che viene reinterpretato e attualizzato con musei di arte contemporanea.

La regione Centre-Val de Loire ha ereditato una storia sotto il segno dell’arte, sviluppandosi in vari tempi storici.

Tanti i luoghi dedicati alla conservazione del patrimonio, che scelgono la creazione contemporanea come maggior asse di sviluppo, rinsaldando il legame tra le generazioni e, per questo, rendendola sempre più accessibile al maggior numero di persone, attraverso itinerari d’arte, enogastronomia, trekking e bicicletta (una curiosità: si tratta della prima fra le regioni francesi per uso della bici)

Tra la Centre-Val de Loire e l’arte esiste un legame che si perde nella ricca storia passata della regione, che non a caso è ben determinata ed impegnata in una politica che pone l’arte contemporanea al centro delle sue priorità come vettore d’immagine, asse di sviluppo economico e fonte di nuove ispirazioni. La creazione contemporanea è anche una grande attrazione turistica.

PEDALANDO LUNGO LA VALLE DELLA LOIRA
IL CONNUBIO TRA ARTE, STORIA E NATURA

Terra regale bagnata da uno dei più maestosi fiumi del mondo, la Centre-Val de Loire è l’erede di una storia artistica in cui il Rinascimento ha lasciato in dote famosi castelli, giardini meravigliosi e cattedrali.

Il Rinascimento nasce in Italia nel Quattrocento comprendendo tutte le arti, per poi svilupparsi in Europa e in Francia, in special modo nella Valle della Loira. In particolare grazie a figure straordinarie come Leonardo da Vinci e Benvenuto Cellini.

Qui, in varie epoche, si sono incrociati grandi artisti: Calder, Max Ernst e Olivier Debré, scrittori come Calvino, Erasmo, Guillaume Budé e altre personalità come François Rabelais, Théodore de Bèze e il giurista milanese Andrea Alciati.

Qui sono anche nate anche diverse scuole d’arte, come l’École de Crozant nella Valle della Creuse.

Uno sviluppo senza precedenti della Francia: i castelli di Chambord, Azay le Rideau, Valençay, Chenonceau, l’Ala Francesco I del castello reale di Blois. Il tutto nel cuore di una regione caratterizzata da paesaggi classificati dall’Unesco come Patrimonio Mondiale dell’Umanità.

Emerge dunque il ritratto di una regione in piena effervescenza, impegnata in una politica innovativa e dinamica che ha messo l’arte contemporanea al centro delle sue priorità. La Loira è la colonna vertebrale di questo insieme in perenne mutamento creativo.

L’arte è scritta nel DNA di questa regione e il passato, come il presente ma anche il futuro, ci racconta di una continuità attraversando i vari dipartimenti: dal Loiret, all’Indre-et-Loire, passando per l’Indre, lo Cher, il Loir-et-Cher, ma anche l’Eure-et-Loir.

La cultura unisce gli uomini, crea energia, coesione. La prova sono i poli artigianali di eccellenza creati intorno alle vetrate a Chartres o alla ceramica a Borne. I castelli e gli edifici religiosi non sono più dedicati solamente alla conservazione del patrimonio, ma sono al servizio della creazione contemporanea, tant’è che nell’autunno 2017 sarà inaugurata ad Orléans la prima Biennale d’Architettura, sostenuta dal FRAC Centre (Fondo Regionale d’Arte Contemporanea della regione Centre-Val de Loire), a cui parteciperanno oltre 30 architetti contemporanei, chiamati a riflettere e ad elaborare ipotesi per la costruzione di un mondo ed un sentire comune.

La Centre-Val de Loire è diventata nel corso degli ultimi anni un territorio ideale per la creazione contemporanea in tutta la sua varietà.

Anche dalle aree industriali dismesse nascono centri d’arte contemporanea: Les Tanneries ad Amilly, Transpalette a Bourges, il Centre de Création Contemporaine Olivier Debré a Tours, Les Turbulences di Jacob e MacFarlane del FRAC di Orléans, e ancora il primo Centro d’Arte consacrato alla relazione tra la creazione artistica e la natura nel Domaine de Chaumont-sur-Loire.

IL CONNUBIO TRA ARTE, STORIA E NATURA
UN PATRIMONIO ARTISTICO DA CONSERVARE

L’entusiasmo per questo mio viaggio è nato nel cuore di Roma, rione Regola, nel meraviglioso edificio storico cinquecentesco di Palazzo Farnese. Qui, il 29 maggio 2017, si è svolta la presentazione del progetto dedicato alla Valle della Loira per la sua valorizzazione e promozione culturale, attraverso la campagna digitale di maggio sul mercato italiano, a cura del direttore Frédéric Maye e della sua équipe Atout France Italia, l’ente preposto alla promozione turistica francese.

All’evento - organizzato da Barbara Lovato, responsabile ufficio stampa & P.R. di Atout France - era presente François Bonneau, presidente della regione Centre-Val de Loire, insieme al comitato artistico formato dai direttori dei centri d’arte contemporanea, musei e castelli, nonché all’entusiasta e attivissimo Mons.Michel Pansard, vescovo di Chartres.

Molti sono gli anniversari che a partire dal prossimo autunno fino al 2020 segneranno un periodo speciale per il trittico arte-natura-storia. Nel 2019, ad esempio, cadrà il 500° anniversario dalla prima pietra posata del Castello Reale di Chambord e dalla morte di Leonardo da Vinci al castello di Clos-Lucé ad Amboise (Touraine), dove ancora esistono ricordi e cimeli originali.

L’ambizione della Regione Valle della Loira è quella di rendere le ricchezze culturali e del patrimonio artistico un fondamento dell’identità e dell’attrattività del territorio. Questi luoghi hanno infatti beneficiato nel corso dei secoli delle migliori menti creative nella storia.

La nostra convinzione è che abbiamo una grande responsabilità verso questo meraviglioso patrimonio: non solo nel valorizzarlo, ma anche nel farlo evolvere - sottolinea il Presidente François Bonneau - Dobbiamo fare della nostra regione un territorio di creazione, di valorizzazione e di educazione artistica per gli abitanti così come per i visitatori. Una destinazione privilegiata di un turismo che sa conciliare natura e cultura.

Questo momento unico rappresenta l’occasione per lanciare un movimento popolare, storico, artistico e scientifico che possa rinforzare la valorizzazione e l’attrattività del territori”.

UN PATRIMONIO ARTISTICO DA CONSERVARE
TORNANDO A ROMA…E ALLA SUA ARTE

Torniamo un momento al prestigioso e rinascimentale Palazzo Farnese, dove risiede l’Ambasciata francese in Italia dal 1936, straordinaria location per la presentazione di questo particolare progetto storico culturale.

Questo antico palazzo per la sua mole e forma veniva chiamato "il dado dei Farnese" ed era considerato una delle "Quattro meraviglie di Roma", insieme a “il cembalo dei Borghese”, la “scala dei Caetani” e al “portone dei Carboniani”.

Fu iniziato nel 1514 da Antonio da Sangallo, proseguito da Michelangelo (che disegnò anche il nobile cornicione) e poi portato a termine da Giacomo della Porta.

Passando all'interno tramite un vestibolo a tre navate, coperte da volta a botte e separate da colonne di ordine dorico in granito rosso, si accede ai piani superiori tramite una grande scala, che conduce a tante meraviglie artistiche.

E’ di Daniele da Volterra la pittura della "Camera del Cardinale", mentre la "sala dei Fasti Farnesiani" fu dipinta da Francesco Salviati e completata da Taddeo Zuccari.

Ad Annibale Carracci e alla sua scuola si devono gli affreschi dello studio privato, detto Camerino Farnese, e della celeberrima Galleria, decorata con temi mitologici realizzati, inizialmente insieme al fratello Agostino, tra il 1597 e il 1607.

In un altro salone colpisce l’imponenza (nella omonima sala) dell’Ercole Farnese, che in calco riproduce la statua conservata attualmente al Museo Archeologico Nazionale di Napoli insieme a numerose altre sculture della collezione Farnese.

INFO:
Atout France:
www.valdeloire.org
www.france.fr

TORNANDO A ROMA…E ALLA SUA ARTE
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