Il territorio di Sassari, in Sardegna, si vota alla vacanza attiva con tutta una serie di proposte destinate soprattutto agli amanti del trekking, del cicloturismo, dell’arrampicata e del birdwatching.
Alla scoperta della “Valle dei Mulini”
In questo territorio è stato svolto un importante lavoro sui sentieri un tempo utilizzati e poi abbandonati anche a causa della fitta vegetazione che li ha ricoperti. Questi percorsi collegavano diverse località, tra le quali Badde Barca, Logulentu, Badde Tolta, Eba Giara.
Quei paesaggi e sentieri sono tornati oggi ad essere facilmente fruibili e conservano testimonianze storiche e usanze di un territorio ricco di fascino e ancora poco conosciuto.
Gli itinerari, segnalati con la simbologia del Club Alpino Italiano e numerati grazie alla collaborazione della sezione di Sassari, permettono ai visitatori (amanti del trekking e della mountain bike) di conoscere agevolmente un’area di notevole interesse naturalistico.
Durante i lavori di ripristino dei sentieri, sono state riscoperte alcune delle antiche opere di canalizzazione delle acque sorgive. L’area della fonte Barca nel passato fungeva da asse principale di collegamento tra l’area di Monte Bianchinu e Logulentu. Lì sono visibili diversi mulini ad acqua, importanti testimonianze di archeologia industriale molitoria ed idraulica: la valle di Logulentu viene infatti chiamata la “Valle dei Mulini” ed è da sempre caratterizzata dall’abbondanza d’acqua e da una lussureggiante vegetazione.
Lo stagno di Platamona, paradiso del birdwatching
Un piccolo paradiso a pochi passi dalla spiaggia. Lo stagno di Platamona è una delle più importanti zone umide del nord della Sardegna, immerso tra bellissimi alberi di ginepro, il cui profumo si sente intenso nell’aria fondendosi con quello degli alberi di pino.
Sito di interesse comunitario riconosciuto, è lungo circa 3 chilometri, ha una larghezza di 250 metri ed una superficie di 95 ettari, ma non ha alcun contatto con il mare. Le acque che lo alimentano vengono filtrate dalle dune e rese particolarmente dolci.
E sono proprio le dune di sabbia, ricoperte di vegetazione tipica degli stagni, a creare una cornice perfetta dove uccelli e anfibi trovano il loro habitat naturale e offrono uno straordinario spettacolo per gli appassionati di fotografia naturalistica e birdwatching.
La leggenda del Lago di Baratz
La leggenda dice che nel fondo di questo lago, l’unico naturale della Sardegna, sia sprofondata l’antica città di Barax. Certo è che questo specchio d’acqua, dal perimetro di 12 km, è così incantevole che è facile lasciarsi catturare in una visita speciale immersi nella natura.
Circondato da dune sabbiose, il bacino è alimentato da piccoli corsi d’acqua e si è formato durante l’ultima glaciazione ad opera di un imponente cordone di sabbia di origine marina e continentale trasportata dal vento o da una serie di violente mareggiate.
Situato poco distante da Porto Ferro, il lago è circondato da una pineta di pino d’Aleppo e pino domestico, che a tratti lascia spazio a specie tipiche della macchia mediterranea come l’olivastro, il corbezzolo, il mirto. La ricca vegetazione acquatica è rifugio di specie tipiche dell’ambiente lacustre.
L’area “Lago di Baratz-Porto Ferro” è stata riconosciuta dalla Comunità Europea sito di interesse comunitario.
In MTB nella vallata del Rio Bunnari
Da visitare anche la vallata del Rio Bunnari e l’omonimo bacino artificiale. È un’area ricca di vegetazione, molto cara ai sassaresi e meta delle scampagnate domenicali. Alcuni bellissimi toponimi come la Valle dei Ciclamini ne ricordano le notevoli potenzialità.
Attorno ai due laghi artificiali, a volte privi di acqua a causa della manutenzione delle dighe, i pendii delle colline circostanti ospitano una pineta e dei boschetti di roverella, in buona parte adibiti a pascolo. Le rive dei laghi sono popolate da una varietà di uccelli acquatici: aironi, folaghe, anatre e diverse specie di uccelli di ripa. Nelle acque vive la testuggine palustre mentre, tra le erbe della riva, si trovano la raganella, il rospo smeraldino ed il discoglosso sardo.
Recentemente è stata inaugurata la sede centrale del Parco di Bunnari che ospita una struttura ricettiva con bar, ristorante, piscina e alcune strutture sportive per giocare a calcetto o a minigolf.
Dalla sede principale si può partire per effettuare escursioni lungo i sentieri presenti nell’area, sia a piedi sia in mountain bike. I costoni rocciosi che si affacciano sulla vallata sono particolarmente adatti all'arrampicata.
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