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Vivere (e viaggiare) con lentezza

A Colorno il Festival “slow”, tre giorni nella cittadina ducale per scoprire un nuovo approccio alla vita e allo sviluppo: si parlerà di turismo sostenibile alla scoperta del territorio in bicicletta

Redazione

Vivere (e viaggiare) con lentezza
TURISMO SLOW E SOSTENIBILE

Viaggiare lenti, inquinare poco, vivere l’ambiente: c’è molto di tutto questo nel programma del “Festival della lentezza”, da venerdì 12 a domenica 14 giugno nella Reggia ducale di Colorno (Parma).

La filosofia dell’iniziativa è chiara: “Vogliamo fare le cose con calma - scrivono gli organizzatori - Il logo sarà proprio la persona (niente lumache, formiche o tartarughe…), convinti che sia l’uomo per natura ad essere simbolo supremo di lentezza. Esploreremo terre nascoste come la terza età, le diversabilità. Ci accosteremo al cibo e alla terra, al paesaggio e all’agricoltura. Ci occuperemo di cultura come un bene comune. Di sostenibilità e decrescita. Di spiritualità. E della gioia che sfocia dal divertimento”.

Tra i tanti temi, il turismo sostenibile occupa un posto privilegiato. Sabato 13, alle 15.30, Simone Riccardi di EcoBnb e ViaggiVerdi farà il punto su questo particolare approccio alla vacanza: “Dai comportamenti di ognuno, perfino dalla scelta della meta delle vacanze, possono dipendere almeno in parte, le sorti del pianeta - spiegano ancora dall’organizzazione - Vi racconteremo come essere lenti, consapevoli e sostenibili anche in vacanza”.

Ma nel corso dei tre giorni ci sarà molto altro. Si parlerà di “pedagogia della lentezza” con la psicoterapeuta Paola Cadonici, di cucina con i maestri di Alma, del fiume Po con la mostra fotografica di Gigi Montali, dedicata al legame tra uomo e territorio con una particolare attenzione al tema del cibo. Riccardo Finelli (sabato 13 alle 16.30) racconterà il suo viaggio in bicicletta nelle “terre di mezzo” degli Appennini: 2.300 chilometri dalla Liguria alla Calabria per raccontare uno stile di vita che resiste alla crisi e al tempo.

E poi gli spettacoli: il concerto per orchestra d’archi di Vinicio Capossela “Requiem per animali immaginari e altre fantasticherie” (venerdì 12 alle 21.30), le “Fiabe per adulti che volevano essere bambini cattivi” di Ascanio Celestini (sabato 13 alle 21.30), il monologo “La finestra sul porcile” di Marco Travaglio (domenica 14 alle 20)

La stessa Colorno, piccolo gioiello del Settecento italiano, offre vari spunti per il turista “slow”: la Reggia voluta dal duca Ranuccio II Farnese, l’Aranciaia o Orangerie, la Torre delle acque alla confluenza tra il torrente Lorno e il Parma, il Duomo gotico di Santa Margherita. Luoghi da scoprire in bicicletta, magari assieme ad Andrea Saccon: un uomo che, ritrovatosi in cassa integrazione, si è ricostruito un lavoro dal nulla, ovvero le consegne a domicilio con la sua “Sajetta” a due ruote.

L’ingresso al Festival della lentezza è a offerta libera, a eccezione di alcuni eventi.

 

PROGRAMMA completo e INFORMAZIONI utili:

http://lentezza.org

 

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