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Progetto "Outdoor 365", libertà senza confini

Pedalate estive in MTB, sciate invernali sulla neve. Itinerari offroad accessibili tutto l'anno e da chiunque, disabili compresi. Scopriamo questo importante progetto in Emilia Romagna

Marcello Maccaferri

Progetto "Outdoor 365", libertà senza confini
EMILIA ROMAGNA ACCESSIBILE A TUTTI

Vivere la bellezza dell’outdoor a 360°, tutto l’anno. Saper fondere ciò che la natura ci regala ogni giorno con una sana attività fisica, in compagnia, senza ostacoli, su percorsi accessibili a tutti. Anche a persone con disabilità motorie.

Queste le fondamenta che reggono un bel progetto che da qualche anno interessa il territorio della regione Emilia-Romagna. Si chiama “OUTDOOR 365” ed è promosso dalla Fondazione per lo Sport Silvia Rinaldi ONLUS di Bologna: si tratta di uno spazio che promuove attività all’aria aperta sul territorio regionale durante tutto l’anno e che sono accessibili a chiunque voglia cimentarsi, disabili compresi.

In particolare, molto risalto hanno gli itinerari cicloturistici per MTB, ideati ad hoc da esperti del settore anche per coloro che hanno problemi di disabilità motoria o cognitiva. Grazie infatti all’aiuto di guide specializzate e alla possibilità di noleggiare e-bike, Handbike offroad e Tandem Mountain, chiunque ami la pedalata nella natura può andare alla scoperta di luoghi incantevoli, ricchi di storia e panorami di grande bellezza.

Alcuni di questi percorsi sono già stati selezionati e pubblicati anche sulla nostra piattaforma Vacanzattiva.com, come base iniziale di una collaborazione che porterà nuovi frutti.

Per saperne di più riguardo ad Outdoor 365, abbiamo parlato con Matteo Brusa, ideatore del progetto e tester dei percorsi, che lavora da anni nel campo del turismo sportivo ed escursionismo in mountain bike:

Sig. Brusa, quando nasce il progetto “Outdoor 365” e perché?
Il progetto nasce nel 2015: come si intuisce dal nome, prevede attività sportive all'aria aperta 365 giorni l'anno, per tutti. In inverno ci dedichiamo allo sci, mentre in estate andiamo in Mountain Bike.
Noi della Fondazione per lo Sport siamo appassionati di sport di montagna e non riusciamo a contemplare l'idea che essi siano preclusi ad alcune "categorie" di persone, in particolare le persone disabili. Per questa ragione abbiamo messo molto impegno affinché persone con disabilità motoria, cognitiva, sensoriale potessero accedere a luoghi e momenti in cui praticare sport assieme ad amici e famigliari nella nostra regione, l'Emilia-Romagna.


Quanti percorsi accessibili avete messo a disposizione sulla vostra piattaforma?
Per il momento abbiamo pubblicato oltre 50 itinerari, per un totale di oltre 1000 km di percorsi accessibili. Siamo alla ricerca di partner (e di finanziatori) per estendere la rete esistente affinché siano sempre maggiori le possibilità di fruizione di luoghi incantevoli da parte di ciclisti con disabilità.

I percorsi sono tutti in Emilia-Romagna?
Per ora sì

EMILIA ROMAGNA ACCESSIBILE A TUTTI
HANDBIKE E MOUNTAIN TANDEM

Come vi rivolgete ai portatori di disabilità?
La nostra è una ONLUS e collaboriamo con associazioni sportive del territorio che contano fra i loro associati molti utenti con disabilità, cui i nostri "servizi" (intesi come agevolazioni, ecc.) sono rivolti.

Offrite servizi di noleggio e accompagnamento disabili per ogni percorso proposto?
Diamo a tutti la possibilità di noleggiare una Handbike offroad ed un Mountain Tandem, entrambi a pedalata assistita, così che tutti possano accedere alle attività proposte. Bisogna considerare che i mezzi per la mountain bike “adattata” sono estremamente costosi (circa 10.000€ per l'Handbike e 6.500€ per il Tandem) e non tutti possono permetterseli.

Uno stimolo in più per mettersi alla prova, quindi?
Poter noleggiare queste biciclette speciali significa avere la possibilità di provare un nuovo sport, comprendere se le proprie abilità ne permettono l'utilizzo e con quali accorgimenti aggiuntivi. Significa rendere uno sport appassionante e costoso come quello della MTB adattata effettivamente alla portata di tutti. Chi fosse interessato al noleggio di uno dei due mezzi può contattarci e, incluso nella tariffa di noleggio, potrà essere accompagnato da una guida esperta, su tutto il territorio regionale.

La disabilità è ancora un ostacolo, fisico e psicologico, duro da superare per chi ama l'outdoor?
I tempi per fortuna sono molto cambiati rispetto anche solo a 10 anni fa; ai nostri giorni è totalmente normale pensare ad un cieco che timona da solo una barca a vela o a un paraplegico che fa downhill su una Handbike.
Noi operiamo proprio affinché quello che un tempo sembrava straordinario entri a far parte dell'ordinario delle persone.


Lo sviluppo tecnico di nuove bike, anche elettriche, ha aiutato in questo senso?
Fino ad alcuni anni fa, quando ancora le e-bike non erano economicamente accessibili e tecnicamente di qualità come ai giorni nostri, la Handbike offroad non esisteva. I muscoli delle braccia, quelli che servono a persone con una compromissione degli arti inferiori per pedalare, sono molto più piccoli dei muscoli delle gambe e si stancano molto prima; andare in salita (anche lieve) con una normale Handbike offroad pesante 20-25 kg significava doversi fermare dopo pochi metri e farsi spingere da un accompagnatore. Per anni andare in Handbike significava dunque doversi limitare alle ruote strette e a percorsi su strade asfaltate. Lo stesso discorso vale per i tandem: andare in due sulla stessa bicicletta non significa dimezzare lo sforzo, anzi! La pedalata in salita è parecchio faticosa… L'apporto del motore finalizzato alla pedalata assistita permette dunque di allontanare i confini e di poter affrontare itinerari offroad anche con pendenze significative, poter raggiungere luoghi più remoti ed affascinanti, poter pedalare fra boschi e valli incontaminate, lontani dalle auto: significa libertà!

Quali sono le difficoltà maggiori nell'accompagnare un disabile poco esperto di Handbike?
Governare una Hanbike offroad non è semplicissimo e necessita di una buona tecnica, un discreto equilibrio e soprattutto tanta prudenza! Chi si avventura per le prime volte è travolto da un senso di euforia e di libertà e vuole strafare: l'accompagnatore deve quindi tenere il nuovo ciclista con i piedi ben saldi a terra e fargli affrontare percorsi a difficoltà crescente, permettendogli di sviluppare nel tempo le doti di guida necessarie a gestire il mezzo, divertendosi e in sicurezza.

HANDBIKE E MOUNTAIN TANDEM
UN PROGETTO DA ESPORTARE

C’è una crescita nella domanda dei vostri percorsi accessibili a tutti?
Sì, nonostante non abbiamo dati puntuali, siamo certi che l'interesse e la fruizione dei nostri itinerari sono in crescita.

Proponete anche percorsi trekking per disabili?
No, al momento non abbiamo itinerari trekking accessibili.

I percorsi sono sempre monitorati da voi?
I percorsi che abbiamo ideato si snodano su strade asfaltate con poco traffico, strade sterrate e rete sentieristica manutenuta dal CAI. Gli itinerari sono molti e non abbiamo la possibilità di monitorarne costantemente le condizioni di percorribilità: per questa ragione raccomandiamo sempre di percorrerli in compagnia, in modo da poter far fronte ad eventuali modifiche di percorso, e a comunicarci tempestivamente eventuali problematiche riscontrate durante l'escursione.

Quante guide esperte avete?
Al momento possiamo contare su un database di circa 25 accompagnatori esperti.

Progetti futuri?
Sempre! Vogliamo che questo lavoro sia solo un inizio e che tutte le regioni italiane possano, grazie alla nostra consulenza, dotarsi di un database di itinerari ciclabili accessibili a tutti!

UN PROGETTO DA ESPORTARE
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